E-commerce di Prodotti tecnologici giù del 3,6% qui

La tartaruga italiana delle vendite online potrebbe rallentare ancora di più.
Siamo già in controtendenza rispetto all’Europa. Nel 2009, gli acquisti di tecnologia di consumo (elettronica, informatica, telefonia, elettrodomestici e fotografia) effettuati su internet sono cresciuti di quasi il 10% rispetto al 2008 negli undici Paesi rilevati da Gfk. Quasi il 12% del fatturato complessivo per questi prodotti è arrivato dalle vendite online (era il 6,4% nel 2006). In Italia, invece, gli acquisti su internet sono diminuiti del 3,6% (per la prima volta in calo da quando Gfk rileva questo mercato) mentre il loro peso sul fatturato totale delle aziende è appena del cinque per cento, più o meno invariato. Ad aggravare questo quadro, secondo l’associazione dei produttori d’elettronica (Andec), ci saranno i nuovi compensi per copia privata introdotti da un recente decreto del ministero per i Beni culturali.

Più compensi alla Siae
I compensi per copia privata sono quelli che ogni produttore o importatore d’apparecchi audio e video deve pagare alla Siae. Il decreto estende l’obbligo di pagamento per tutti i dispositivi con memorie digitali, anche quelli prima esclusi come i cellulari e le chiavette Usb; inoltre, determina il compenso in percentuale rispetto alla capacità di memoria piuttosto che al prezzo di vendita. Questo è un paradosso, sostiene l’Andec, perché il mercato offre prodotti sempre più potenti e meno costosi. Si rischia insomma di penalizzare le imprese italiane. «La maggior parte dei Paesi europei applica compensi inferiori a quelli determinati dal nuovo decreto per l’Italia», ha spiegato il presidente Andec, Maurizio Iorio. «Per il consumatore sarà sufficiente acquistare all’estero per evitare questo maggior costo». Sarebbe un autogol per il commercio elettronico italiano, già in ritardo rispetto alla media europea. Gfk ha calcolato che, applicando i nuovi compensi ai prodotti venduti nel 2009, lo Stato incasserebbe 58 milioni di euro in più, di cui 22 dai cellulari.

Da internet 743 milioni di fatturato
Le vendite online di beni tecnologici hanno generato ricavi per 743 milioni di euro in Italia nel 2009. L’elettronica di consumo vale il 37% del totale, seguita dall’informatica (33,8%) e dalla telefonia (10%); fotografia e grandi elettrodomestici contano rispettivamente il sette e sei per cento. Internet ha più che raddoppiato la sua diffusione negli ultimi dieci anni, passando dal 23% a oltre la metà delle famiglie italiane. Stanno cambiando anche le abitudini d’acquisto: più attenzione alla qualità e alla marca, puntando ai prodotti più innovativi e affidabili. Il settore del Technical consumer equipment (elettronica, informatica, telefonia e fotografia), però, ha perso il 4,5% delle vendite rispetto al 2008, generando un fatturato pari a 664 milioni di euro. C’è stata una flessione molto accentuata nella primavera del 2009, con punte del -20%, per poi risalire la china nei primi mesi del 2010.

Cosa sale e cosa scende
L’elettronica di consumo è cresciuta del 16,8% grazie ai televisori Lcd che continuano a beneficiare del passaggio dall’analogico al digitale nelle varie regioni italiane. Il dubbio è se i produttori riusciranno a mantenere i prezzi attuali dopo il 2011 e 2012, quando sarà esaurito l’effetto dello switch off. Un aiuto alle vendite future potrebbe arrivare da nuovi sviluppi tecnologici (come il 3D) ma è ancora prematuro azzardare ipotesi. La fotografia è salita di quasi il 9% contro una perdita superiore all’11% nei canali di vendita tradizionali come negozi, catene e supermercati. A far pendere in basso l’ago della bilancia delle vendite online dell’intero settore sono l’informatica e la telefonia, cadute rispettivamente del 20 e 14% rispetto al 2008 per i pessimi risultati dei notebook (-12,6%) e dei cellulari (-32,6%), solo parzialmente compensati dall’ascesa degli smartphones (+19,5%).

Elettrodomestici e altri prodotti
Osservando infine il mercato italiano degli elettrodomestici, internet ha visto una crescita del 4,7% lo scorso anno rispetto al 2008, anche se gli acquisti online in questo settore rappresentano una quota minima sul totale (2,5% del valore). Le vendite dei grandi elettrodomestici, grazie soprattutto ai frigoriferi, sono aumentate dell’11%; i piccoli elettrodomestici hanno segnato un +8,5%, mentre gli apparecchi per il trattamento dell’aria, come i condizionatori, sono precipitati del 29% in confronto al 2008. Gfk ha poi analizzato alcuni prodotti particolarmente di nicchia su internet ma che potrebbero crescere in modo significativo: pneumatici, grazie ai siti che offrono anche il servizio post vendita di montaggio in officine autorizzate, articoli di giardinaggio e cartoleria.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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