MyBank: il Bonifico Istantaneo per l’ecommerce qui

MyBankMyBank è lo strumento paneuropeo progettato da EBA CLEARING (l’organizzazione dei maggiori istituti di credito in Europa) per i pagamenti nazionali e transfrontalieri di commercio elettronico. My Bank fornisce un’alternativa ai pagamenti con carta di credito sul canale eCommerce/mobile che permette ai Compratori di pagare gli acquisti effettuati online tramite il proprio conto corrente online della propria Banca. In particolare, MyBank consente di fare acquisti sicuri accedendo al proprio account di Internet Banking tramite le proprie credenziali non obbligandolo ad inserire i dati della propria carta di credito ma, attraverso l’interfaccia precompilata, inviando automaticamente un bonifico online verso il Merchant.

In Italia a MyBank hanno aderito finora 9 gruppi bancari (Gruppo Intesa Sanpaolo, Banca Sella, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza,  ICBPI, Raiffeisen Landesbank Suedtirol, Banca Popolare dell’Alto Adige – Volksbank, UBI Banca – Banca Popolare di Bergamo e Veneto Banca) e 27 istituti.
A breve se ne aggiungeranno altre, in diversi paesi europei, che si stanno preparando a partecipare al progetto in una delle due finestre di adesione previste per quest’anno. In questa fase, gli utilizzatori della soluzione MyBank potranno eseguire bonifici tramite il loro internet o mobile banking; entro la fine dell’anno saranno in grado di attivare e gestire i  mandati per gli addebiti diretti (per esempio per la domiciliazione delle utenze), secondo le nuove regole SEPA.

Perchè nasce MyBank?

Molti parlano di sicurezza e diminuzione delle barriere trasfrontaliere. Molte ricerche indicano che oggi a frenare lo shopping eCommerce è la paura legata alla sicurezza (vedi la presenza delle ‘sante’ prepagate). Quindi, qualcuno forse ha pensato che se avessimo avuto uno strumento che eliminasse le carte dalle transazioni eCommerce avremmo automaticamente escluso le frodi e quindi le potenziali perdite. Non credo sia cosi, o meglio lo spero 🙂

A mio parere, molto importante è il fatto che, attraverso questa nuova iniziativa, le Banche hanno la concreta opportunità di riavere un ruolo nell’ambito delle transazioni eCommerce che da tempo avevano perso loro malgrado.

Proviamo ad analizzare brevemente i vantaggi e svantaggi dello strumento.

Vantaggi:

  • Per il Compratore non è necessario avere una carta di pagamento per eseguire il pagamento.
  • Il pagamento avviene in modo rapido (i fondi sono ricevuti in 1 gg lavorativo) sia per il Merchant che per il Compratore. La conferma della Banca verso il Merchant è istantanea.
  • Possono essere inviati e ricevuti pagamenti in tale modalità tra i diversi paesi europei.
  • La sequenza di pagamento consente di ovviare alla complicata esperienza del 3DSecure (non banale) e di incrementare quindi, almeno potenzialmente, la conversione degli ordini online.

Svantaggi:

  • Il Compratore deve avere un conto corrente ONLINE e la propria Banca deve aver aderito al circuito MyBank.
  • Nessuna copertura di chargeback (frode, merce non ricevuta, merce non conforme).
  • Tariffe non chiare lato Merchant, tutto ancora da definire.
  • L’esperienza di pagamento lato Compratore dipende dall’implementazione della propria Banca (in alcuni casi può essere peggiore di doversi ricordare la password 3DSecure).
  • Sistema di pagamento complesso che coinvolge gli stessi attori del sistema delle carte di pagamento (tranne i circuiti internazionali) e che quindi propone un modello di business non completamente nuovo.

Dal punto di vista del Merchant, MyBank è un nuovo strumento di pagamento da offrire ai propri compratori e come tale fornisce un vantaggio a quei Merchant che sono in grado di offrire quanti più strumenti ai propri clienti. Tra l’altro, lo strumento è integrato all’interno dei tipici Payment Gateway esistenti, quindi il Merchant non dovrà verosimilmente integrare nulla di nuovo sul proprio sito. Attenzione però. Non si pensi che lo strumento possa essere utilizzato gratis o alle attuali tariffe dei bonifici. Ogni Banca avrà le proprie tariffe e non saranno troppo simili a quelle utilizzate per le carte di pagamento.

Anche dal punto di vista del compratore è una ulteriore opportunità di poter pagare direttamente con il proprio conto corrente non condividendo i propri dati di carta (se ne è in possesso) con nessuno e preservando la propria esperienza su tutti i vari Merchant europei.

Dal punto di vista delle Banche è una ulteriore opportunità di poter partecipare direttamente alla partita dei pagamenti eCommerce. Sarà però necessario che ogni banca implementi in modo più semplice possibile i vari passaggi di pagamento facendo diventare il processo di pagamento una ‘breve’ sequenza lineare di logici passaggi (in questo PayPal bagna il naso a molti). Oltre a questo, non so quanto le Banche abbiano compreso quanto questo nuovo strumento possa cannibalizzare i pagamenti con carta dai quali oggi loro ricevono le Interchange per ogni singolo pagamento effettuato.

Ma facciamo 4 conti. Tipicamente, chi usa la carta per le transazioni online (in italia ca. il 91% delle transazioni[1]) è presumibile pensare che continuerà ad usarla. In Italia chi usa la carta di credito sa che è protetto e chi non la usa utilizza una carta prepagata. Solo il 6% usa il bonifico bancario a sue spese. Dovrebbero quindi essere questi che utilizzano questo strumento di pagamento? Una bella sfida.

Altro punto. Supponiamo che trovi un Merchant che offre MyBank, che la mia Banca sia integrata con MyBank e che completi correttamente il processo di acquisto. Se non ricevo la merce che succede?

Non è mia intenzione smontare lo strumento, voglio solo compararlo con gli strumenti attuali. Se io metto su un tavolo i pezzi smontati di un sistema di pagamento basato su carta e quelli di un sistema basato su MyBank non vedo molte differenze, anzi.

Personalmente promuovo lo strumento e sono sicuro che avrà successo. Più che promozione però possiamo parlare di ‘Rimando a settembre’ e con più di una materia. Il successo dello strumento lo decreteranno come al solito i Merchant e i Compratori che utilizzeranno lo strumento per inviare e ricevere i pagamenti ma anche le stesse Banche promotrici che dovranno integrare lo strumento in modo semplice (si legga ‘esperienza del compratore’) e sicuro (si legga sopratutto ‘sicurezza percepita’ e ‘aumentare i punti di contatto e comunicazione tra Merchant e Compratore’). Si spera solo che non diventi, almeno qui in Italia, un ennesimo servizio di pagamento per il quale si dovranno firmare quintali di contratti e per il quale lo sportellista non darà alcuna informazione in quanto neanche lui ‘ha capito come funziona’. Questa esperienza l’abbiamo già fatta qualche anno fa ma riguardo a questo:

  • mi dicono sempre di non nominare il nome dello strumento (chissà mai perchè :))
  • non potrei parlarne bene (d’altronde si deve parlare sempre bene dei defunti, no?)

 



[1] Secondo la ricerca Osservatorio MIP del Politecnico, il 73% usano la carta di credito o prepagata e il 18% usa PayPal. Personalmente tendo a unire le due percentuali in quanto chi usa il proprio account PayPal lo fa tipicamente addebitando la propria carta di pagamento associata.

 

Vedi: MyBank_Esercenti.pdf

Devid Jegerson

Dr. Devid Jegerson COO, InvestBank Devid vanta una grande esperienza nel campo dei pagamenti digitali, del settore bancario e in altri componenti critici del settore dell'e-commerce. La sua carriera comprende 4,5 start-up, il lancio sul mercato della prima carta prepagata ricaricabile(2002), il primo conto bancario Revolut eMoney (2006), un intero gateway di pagamento eCommerce con acquisizione licenza (2008), il primo sistema P2P europeo simile a Venmo (2014) e la prima piattaforma di pagamento cloud in Medio Oriente (2016). La sua carriera è stata rivoluzionaria nel settore dei pagamenti e del settore bancario, in realtà come noon.com negli Emirati Arabi Uniti, PayPal, Fastweb e IWBank in Italia. Recentemente, come parte del team fondatore e CEO of Payments di noon.com, ha portato la sua notevole esperienza globale nei pagamenti elettronici a supporto della piattaforma cloud di e-commerce appena lanciata nella regione MENA. In precedenza è stato Responsabile Pagamenti presso una primaria banca italiana, gestendo i pagamenti elettronici e lanciando servizi come i sistemi UBI PAY Mobile per NFC, wallet e mPOS. Inoltre, ha lavorato alla regolamentazione europea PSD2 per i sistemi di pagamento; ha anche fatto parte del team fondatore del sistema di pagamento peer-to-peer Jiffy (ora parte di NPSS della Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti) che è stato determinante nel lancio della Banca Digitale di UBI Banca. Membro del consiglio di amministrazione di Webidoo, Etisalat UAE Trade Connect e altre società, attraverso un approccio visionario e strategico unito a straordinarie capacità di esecuzione, nel suo ruolo di COO, sta guidando la strategia di turnaround in InvestBank, UAE. Ha conseguito un dottorato di ricerca nell’ambito della accettazione e diffusione delle criptovalute all'Università di Abu Dhabi, un EMBA presso il MIP-Politecnico di Milano, Italia, e un Master in Mercati e Strategie d'Impresa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Italia. È autore del libro: “Pagamenti elettronici. Dal baratto ai portafogli digitali.” (2016, goWare) e numerosi articoli di ricerca pubblicati su giornali scientifici.

3 Commenti
  1. mah.,.. secondo me è una brutta copia di PayPal.

    Faccio utilizzare spesso il circuito PayPal ai clienti che non vogliono (a volte a non volerlo sono io) utilizzare il servizio offerto dalle banche. Pay Pal è un servizio efficiente e sicuro (anche se nulla è sicuro a questo mondo); chiede una percentuale sulla transazione iniziale un po’alta, ma la velocità di configurazione è in tempo reale.

    A parte Banca Sella (non a caso la prima ad inventare il pagamento on line per l’e-commerce) e la Raffeisen Kasse, le altre sono dei veri e propri grattacapi per i programmatori dell’e-commerce e spesso ci si ritrova a parlare con dei responsabili IT da parte del sistema bancario che non sanno praticamente nulla. Proprio sul forum di Aicel ho scritto un post a riguardo, tempo fa.

    Quindi, io continuerò ad utilizzare e consigliare PayPal. ^_^

  2. a differenza di paypal dove A trasferisce a PayPal che trasferisce a B, qui il trasferimento è diretto d conto corrente di A a conto corrente di B
    La verà discriminante sarà il costo del servizio che potrebbe diventare a totale carico di A così come è oggi per il bonifico ordinario (e che ha un costo fisso e non in percentuale sull’importo)

  3. È un ottimo servizio specialmente per noi tabaccai.
    Peccato che Monte Paschi di Siena e banca popolare di Ancona non hanno aderito.

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