Dopo quasi un anno dalla sua entrata in vigore, si iniziano a valutare i primi risultati dellâapplicazione del Digital Service Act europeo

Dopo quasi un anno dalla sua entrata in vigore, si iniziano a valutare i primi risultati dellâapplicazione del Digital Service Act europeo
La piattaforma di messaggistica end-to-end è finita sotto inchiesta per aver agevolato reati online causati dalla sua politica aziendale, che ora forse sta cambiando
Entro il 2025 le piattaforme online riceveranno dalla Commissione Europea linee guida specifiche sulla protezione dei minori ai sensi del Digital service act
Il Digital Service Act (Dsa) ha istituito la figura dei âsegnalatori attendibiliâ, entitĂ speciali esterne alle piattaforme digitali per il controllo dei reati sul web. Da parte degli operatori, però, si assiste a un taglio dei team interni di moderatori e a ritardi o resistenze nella condivisione dei dati
Unâaltra procedura formale è stata aperta per sospetta violazione del Digital Services Act (Dsa). Ă quella verso lâex Twitter. Tra le contestazioni della Commissione, gli account verificati per il rischio dark patterns
La piattaforma ecommerce cinese dichiara oltre 45 milioni di utenti al mese in Europa e, per questo, è stata classificata come âvery large online platformâ dalla Commissione UE, con lâobbligo entro settembre 2024 di conformarsi alle norme previste dal Digital Services Act
La Commissione UE ha stabilito che la piattaforma e-commerce Shein deve rispettare le regole europee piÚ stringenti previste dal DSA, quelle che si applicano cioè alle Big tech, con particolare riferimento a protezione degli utenti e lotta a contenuti e prodotti illegali
Quasi tutti gli influencer pubblicano contenuti commerciali, ma solo uno su cinque lo dichiara apertamente nei contenuti diffusi attraverso i social network. Questo è quanto è emerso dallo studio condotto dalla Commissione Europea su 576 profili online
Il gruppo cinese è sotto indagine e deve rispondere per una possibile violazione del Digital Service Act. In particolare si valuta la diffusione di contenuti illegali, mancata protezione dei consumatori e promozione di prodotti dannosi