La Direttiva europea EAA prevede standard minimi di accessibilità per prodotti e servizi, sostenendo i diritti delle persone con disabilità secondo l’Agenda 2030
Dal 28 giugno 2025 lo European Accessibility Act è ufficialmente in vigore. La normativa europea impone che tutti i servizi digitali rivolti ai consumatori – dai siti web interattivi alle app, dagli e-commerce ai dispositivi interattivi – siano progettati e gestiti in modo accessibile anche per le persone con disabilità.
L’EAA costituisce uno dei pilastri operativi attuativi della “Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030”, predisposta dalla Commissione europea, nel 2021, per migliorare la vita delle persone con disabilità nell’ambito di un ecosistema senza barriere e privo di discriminazioni, eliminando i fattori di esclusione sociale e povertà e promuovendo condizioni effettive di uguaglianza, partecipazione e pari opportunità in conformità al Pilastro europeo dei diritti sociali.
Scopo e applicazioni dell’European Accessibility Act
Lo scopo dell’EAA è quello di contribuire all’elaborazione di un corpus di regole uniformi e omogenee in materia di accessibilità per la fornitura di prodotti e servizi immessi sul mercato. E’ infatti fondamentale ampliare la diffusione di prodotti accessibili ed eliminare gli ostacoli alla libera circolazione di determinati altri prodotti e servizi, per far sì che la società sia sempre più inclusiva e faciliti la vita delle persone con disabilità.
La Direttiva UE 2019/882 del Parlamento Europeo, emanata il 17 aprile 2019, e recepita dall’Italia a Maggio 2022 per entrare in vigore il 28 giugno 2025, riguarda tutti gli operatori economici e tutti i prodotti e i servizi digitali, in particolar modo i siti web e la comunicazione digitale.
L’European Accessibility Act pone obblighi a carico di tutti gli operatori economici, fabbricanti, distributori, i fornitori di servizi compresi gli importatori.
La direttiva si applica solo ai prodotti o servizi immessi sul mercato o forniti ai consumatori dopo il 28 giugno 2025. Questo vuol dire che non sono coinvolte le versioni in uso di applicativi o servizi già erogati in continuità, purché non abbiano subito modifiche sostanziali.
I prodotti devono essere progettati e realizzati in modo da ottimizzarne l’uso prevedibile da parte di persone con disabilità e devono essere accompagnati, se possibile, da indicazione al loro interno o su di essi, da informazioni accessibili sul loro funzionamento e sulle loro caratteristiche di accessibilità.