Quella di Bancomat è una nuova strategia che punta a semplificare i pagamenti peer‑to‑peer senza app dedicate ma integrati nelle app bancarie. Il progetto mira a coprire tutto il sistema italiano entro la fine del 2026
Bancomat Spa sta ridefinendo il concetto stesso di trasferimento di denaro digitale, trasformando lo smartphone in uno strumento di pagamento immediato e accessibile per milioni di italiani. In un’Italia dove il circuito è sinonimo di prelievi contanti, ora si affaccia una visione completamente diversa, annunciata dall’amministratore delegato Fabrizio Burlando. Oggi circa 13 milioni di utenti possono già scambiarsi denaro usando soltanto il numero di telefono, ma molti non sanno che questo è possibile, perché il meccanismo opera “dietro le quinte”, senza dover scaricare alcuna nuova app o iscriversi a piattaforme esterne.
Burlando anticipa un obiettivo ambizioso: entro 12‑18 mesi il meccanismo sarà diffuso in tutto il sistema bancario italiano, rendendo accessibile lo scambio di denaro a chiunque abbia accesso all’home banking della propria banca. La vera rivoluzione non è solo tecnologica, ma esperienziale: l’invio di denaro diventa istantaneo, semplice e integrato nell’app bancaria, eliminando la necessità dell’Iban (che rimane comunque richiesto nei tradizionali bonifici).
In questo nuovo scenario, Bancomat agisce come motore invisibile, orchestrando la transazione attraverso il bonifico istantaneo, ma presentando all’utente un’interfaccia decisamente più user‑friendly.
Il cuore del sistema è Bancomat Pay, il servizio già esistente pensato per i trasferimenti peer‑to‑peer, da tempo integrato nelle app di alcuni istituti bancari. Fino a poco tempo fa, però, era poco visibile e scarsamente adottato. Oggi viene rilanciato come asset strategico, perché Bancomat ne valorizza le potenzialità inserendolo direttamente nelle app delle banche, evitando che l’utente debba registrarsi su una piattaforma terza.
La scommessa di Bancomat è chiara: trasformare il numero di cellulare in un nuovo standard di identificazione nei pagamenti tra privati, eliminare la complessità delle coordinate bancarie e abilitare una funzionalità che oggi è disponibile solo per pochi, a essere estesa a tutti. È una proposta che si pone alla convergenza tra innovazione fintech e utilizzo pratico nella vita quotidiana, con l’obiettivo di rendere il sistema dei pagamenti istantanei più inclusivo e digitalmente immediato per gli italiani.
Per gli utenti il cambiamento sarà, quindi, progressivo ma incisivo. Il servizio, disponibile in un primo momento solo se la propria banca ha integrato Bancomat Pay, entro la fine del 2026 sarà disponibile per ogni correntista che potrà, così, scambiare denaro con una semplicità simile a scrivere un messaggio, usando solo il telefono e pochi tap sull’app.
Come funziona il nuovo servizio Bancomat
Dal punto di vista pratico, chi già ha accesso a Bancomat Pay può inviare e ricevere denaro usando solo il numero di cellulare, non serve conoscere l’Iban del destinatario e condividere dati sensibili. La transazione arriva nel giro di un paio di secondi grazie al bonifico istantaneo e viene confermata tramite l’app della banca, che invia una notifica push. L’utente autorizza con impronta digitale, Face ID o Mobile Code, a seconda del sistema di autenticazione presente sul proprio smartphone.
Sul fronte costi e limiti, l’operazione è gratuita per importi fino a 50 Euro, mentre per cifre superiori viene applicata una commissione minima (circa 0,75 euro) per transazione. I limiti operativi variano da banca a banca, ma generalmente l’invio massimo per operazione è di circa 100 euro, con limiti giornalieri e mensili che possono arrivare attorno ai 1.000–1.500 euro complessivi. In certi casi i costi sono azzerati se l’appartenenza a Bancomat Pay è già inclusa nell’offerta del conto corrente o carta Iban collegata.
La sicurezza è un altro pilastro centrale: ogni operazione è protetta da autenticazione biometrica o Pin e utilizza la tokenizzazione, cioè la sostituzione dei dati sensibili con chiavi digitali protette, evitando così esposizioni di dati della carta. Inoltre, i dati delle transazioni sono custoditi in Italia nel rispetto delle normative europee sulla privacy.
Un piano europeo per pagamenti cross-border
Il piano di Bancomat intende spingere verso l’interoperabilità europea: con l’alleanza EuroPA, Bancomat ha già collaborato con le realtà spagnola Bizum e portoghese MB Way, permettendo pagamenti istantanei cross‑border con lo smartphone tra Italia, Spagna e Portogallo, e punta ad ampliare ulteriormente i partner sul continente.
Questo rende il progetto italiano articolato non solo a livello nazionale, ma parte di una strategia più ampia per consolidare un sistema di pagamenti digitali istantanei e interoperabili in Europa.