Instagram compie 15 anni e si conferma piattaforma chiave non solo per socializzare, ma anche per acquistare: lo shopping integrato vale miliardi e in Italia già mezzo milione di imprese vendono tramite feed e storie
Nel 2010, un’app semplice, pensata per condividere foto da smartphone, diede il via a un cambiamento profondo nella comunicazione visiva. Oggi, 15 anni dopo, Instagram è diventata molto più che una vetrina personale: si è trasformato in un vero e proprio centro commerciale digitale, dove scrollare, interagire e pagare avvengono in un’unica app.
Instagram conta oggi più di 2 miliardi di utenti attivi mensili nel mondo. In Italia sono circa 30 milioni gli utenti attivi, pari a oltre la metà della popolazione attuale. Questi numeri da soli sarebbero impressionanti se Instagram fosse rimasta solo una piattaforma di foto: ma è la modalità hop a trasformarla in un ecosistema economico. Secondo una ricerca di Business Wire sul social commerce in Italia, il mercato valeva quasi 6 miliardi di dollari nel 2024 e cresceva a un tasso annuo stimato del 37,2%.
Prodotti taggati nei post, cataloghi nella sezione Shop, checkout integrato: Instagram ha sviluppato strumenti pensati per far diventare la scoperta di un oggetto o servizio visualizzato online un impulso d’acquisto. I brand hanno imparato che identificare un prodotto nell’immagine e rendere immediata la transazione è la chiave per convertire l’engagement in vendite. Un dato significativo di Capital One Shopping: circa il 30% degli acquisti su Instagram derivano da post con tag prodotto, e i brand che li utilizzano registrano in media un incremento delle vendite del 37%.
Instagram e l’Italia
In Italia, l’effetto è tangibile. Se mezzo milione di imprese già attivano vendite direttamente su questo social, secondo stime di settore, è evidente che l’app non è più solo una piattaforma di immagine, ma una scelta strategica per piccole realtà e grandi marchi. La distinzione tra “social” e “ecommerce” si sta assottigliando: grazie a Instagram lo shopping è diventato parte della stessa esperienza quotidiana di scorrere feed, seguire influencer o partecipare a dirette.
Ma non è stato un percorso semplice. Le sfide riguardano la fiducia, la qualità dell’offerta e la sostenibilità del modello. In passato il prodotto di Meta era percepito come luogo di aspirazione visiva; ora deve dimostrare di essere affidabile anche come canale commerciale. I consumatori si aspettano pagamenti sicuri, spedizioni efficaci, prodotti conformi e supporto post vendita. Non solo Instagram, ma tutte le piattaforme con questo modello di business, dal canto loro, devono garantire trasparenza ed evitare che il tag “shop” diventi sinonimo di impulsività distratta.
Un altro elemento da considerare è la regolamentazione: in Europa, il Digital Service Act e il Regolamento sul commercio elettronico creano contesti normativi nei quali Instagram deve operare come marketplace e non più solo come piattaforma social. Questo significa maggiore responsabilizzazione sui contenuti e sulle vendite, più controllo sull’attività dei venditori e strumenti per tutelare i consumatori.
Il suo quindicesimo compleanno, dunque, è anche un traguardo simbolico. Da social network a potente motore di social commerce, l’app ha cambiato non solo come condividiamo le immagini, ma anche come compriamo. Per il futuro si prospetta un’esperienza d’acquisto ancora più immersiva: le dirette, i video, i reel diventano vetrine dinamiche, e l’acquisto avviene in-app senza uscire dall’esperienza visiva. Per i brand e per i consumatori, Instagram non è più solo un territorio digitale in cui vedere contenuti, ma anche uno spazio in cui scegliere e acquistare.
