Microsoft annuncia un’espansione globale dei suoi data center in Europa, rafforza la protezione dei dati con l’EU Data Boundary e si impegna legalmente a difendere l’operatività cloud continentale in caso di pressioni esterne
Microsoft ha scelto di consolidare la sua presenza digitale in Europa. In primo luogo, sta moltiplicando la capacità dei data center: entro il 2027 la rete europea supererà i 200 strutture, con un incremento del 40% rispetto a oggi e la presenza in 16 Paesi.
Questo significativo ampliamento fa parte di un investimento pluriennale — decine di miliardi di dollari — finalizzato non solo a ospitare applicazioni cloud e progetti di intelligenza artificiale, ma anche a rafforzare l’autonomia del Vecchio continente in un contesto geopolitico incerto.
Al centro della strategia privacy c’è la cosiddetta Eu Data Boundary, progetto concluso lo scorso febbraio. Esso garantisce che i dati europei — dai contenuti utente principali ai log di sistema, fino alle comunicazioni di supporto tecnico — siano sempre archiviati e trattati in Europa o nei Paesi Efta (European Free Trade Association), Associazione europea di libero scambio, senza possibilità di trasferimento oltreconfine.
Si tratta di una delle soluzioni più avanzate sul mercato, pensata per soddisfare sia le normative Ue sia le richieste di trasparenza dei clienti.
Dal punto di vista legale, Microsoft ha introdotto una triplice garanzia a tutela dell’operatività europea. Primo, ha istituito un board europeo che supervisiona le operazioni dei data center, composto esclusivamente da cittadini Ue.
Secondo, ha inserito nei contratti con istituzioni e aziende un impegno formale — noto come “Digital Resilience Commitment” — a contestare per vie legali qualsiasi ordine governativo che riesca a sospendere i servizi cloud in Europa.
Infine, ha predisposto piani di continuità operativa: codice sorgente e backup saranno custoditi in Svizzera, accessibili a partner locali in caso di emergenza.
“In caso di controversie, utilizzeremo tutte le vie legali disponibili e garantiremo il funzionamento continuo dei nostri servizi”, ha dichiarato Brad Smith, presidente di Microsoft, nell’annuncio dello scorso aprile a Bruxelles, a fronte di crescenti preoccupazioni legate ai dazi statunitensi e all’uso politico dei servizi digitali, con l’Ue fortemente impegnata nel rafforzamento della propria sovranità tecnologica.
Sul fronte sicurezza, Microsoft mette sul piatto un rafforzamento strutturale: può vantare la nomina di Igor Tsyganskiy a Deputy Ciso per l’Emea, garantirà la conformità al Cyber Resilience Act e continuerà il suo impegno a difesa dell’Ucraina, con oltre 500 milioni di dollari destinati al trasferimento di infrastrutture critiche nei data center europei.
Infine, l’ecosistema cloud europeo potrà contare sulle soluzioni “Cloud for Sovereignty” – come Bleu in Francia e Delos in Germania – e sul rafforzamento delle partnership con provider locali, che eseguiranno servizi Microsoft con condizioni competitive grazie anche a nuove licenze dedicate.