E’ sotto natale, sarà forse per il luccichio festoso per le strade o per le carovane di shoppers nei negozi, che si intensifica il traffico sui siti ecommerce. E’ proprio questo periodo che regala grandi soddisfazioni ai merchant.
Websense, nota società di webfiltering e sicurezza, ha voluto capire, tramite un’indagine di mercato, quelli che sono i comportamenti e le scelte degli acquirenti on line. L’indagine, svolta su un campione rappresentativo di utenti delle principali città dello shopping quali Londra, Parigi e Milano, mira a capire quali parametri vengono maggiormente presi in considerazione quando ci si cimenta in un eshopping.
Il 36% degli intervistati conferma che è il prezzo a dettare le scelte tra un sito e un altro; un simile 35% invece dice di non controllare neppure se il sito presenta il lucchetto, simbolo di sicurezza. il 17% invece rimane assolutamente inconsapevole sui rischi che si corrono online.
Tra gli altri dati emerge che l’89% utilizza il PC di casa ma un notevole 33% utilizza anche il PC a lavoro per ultimare gli acquisti.
Tra i dati più interessanti che si possono estrapolare dalla suddetta ricerca ci sono:
- 42% di londinesi, 46% di parigini e 20% di milanesi vanno alla caccia dei prezzi più interessanti;
- il 51% delle donne (contro il 41% degli uomini) preferiscono utilizzare i siti più noti;
- il 54% dei milanesi (a conferma della qualità del nostro shopping) si fida dei marchi globalmente più noti mentre fa lo stesso solo il 44% dei parigini e 41% dei londinesi;
- allo stesso modo i milanesi si dichiarano i meno sicuri a riconoscere la sicurezza di un sito ecommerce, ben 89%, contro il 67% dei londinesi e il 69% dei parigini;
- gli ebuyer più evoluti sono sicuramente i londinesi che dicono per un buon 21% che la seccatura peggiore è quella della restituzione in caso di non soddisfazione dell’acquisto, problema che non viene riscontrato nei milanesi e nei parigini (probabilmente all’oscuro delle ordinarie pratiche dell’ecommerce);
- infine il dato che accomuna tutti è la preoccupazione per l’arrivo tempestivo dei regali espressa dal 46% dei parigini, 38% dei milanesi e 33% dei londinesi.
Quindi se volessimo per forza trarre delle conclusioni ed agire di conseguenza direi che se lavoriamo sul mercato italiano diamo grandi priorità ai servizi, alle spedizioni e al brand awarness. Cerchiamo di costruire attorno al nostro brand un immagine di sicurezza, fiducia e autorevolezza. Non concentriamo gli sforzi su prezzi stracciati o su promozioni ma dedichiamoci a coccolare il cliente e ad incrementare la sua fiducia. Diamogli piuttosto gli strumenti per interagire direttamente con il negozio e per mettere al centro dell’attenzione la sua totale soddisfazione.