Nasce un concorrente a PayPal, il sistema internazionale di pagamenti online.
CartaSi infatti lancia Sipay, il nuovo servizio di pagamento P2P (peer-to-peer) sviluppato in collaborazione con ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane) per inviare e ricevere pagamenti tra privati.
Sipay e’ una rete di pagamento online, aperta a tutti, anche a chi non e’ titolare di una carta CartaSi, che permette di effettuare e ricevere pagamenti in tempo reale in modo semplice, sicuro ed economico.
La registrazione al servizio avviene esclusivamente online attraverso il portale www.cartasi.it e il sito www.sipay.it (in questo momento non attivo) e permette di aprire il proprio account virtuale Sipay, a cui e’ abbinato il Codice di sicurezza P2P.
Attraverso il proprio conto Sipay, che puo’ essere ”caricato” utilizzando la propria carta di credito Visa o MasterCard o anche il proprio conto corrente bancario, l’utente puo’ effettuare e richiedere pagamenti o prelevare il danaro disponibile trasferendolo sul proprio conto bancario.
Fonte: CartaSi
Ma è una bufala?
Ne parlano tutti ma è sempre offline..
Sipay per le sue caratteristiche somiglia molto di piĂą ad una carta ricaricabile virtuale per il territorio italiano, che ad un servizio di intermediazione vero del pagamento e proprio, come PayPal.
Alcuni numeri:
il conto Sipay può inviare o ricevere pagamenti solo entro certi limiti di importo: €250 giornalieri, €1000 mensili, €2500 all’anno (meno di un bancomat)ed è limitato ad utenti con codice fiscale (Italia, San Marino, CittĂ del Vaticano).
Per poter disporre dei soldi presenti sul conto Sipal, versandoli sul proprio conto corrente, c’è una commissione di €0,90. Infine se si chiude il conto (non ho trovato indicazioni dei costi di chiusura del conto), si possono riavere i soldi residui solo su richiesta mediante lettera raccomandata con annessa fotocopia del documento di riconoscimento e per importi non inferiori a €10,00 (il resto se lo tiene SiPay).
Infine a differenza di PayPal che limitatamente alle transazioni effettuate su eBay, offre un servizio di garanzia per gli acquirenti ed i venditori ampiamente dettagliato nelle norme e condizioni, ecco invece la posizione di SiPay tratta dal foglio informativo del servizio:
16.5. Il Gestore del Servizio e la Banca Emittente forniscono esclusivamente un servizio di pagamento e non sono responsabili dei beni o servizi oggetto delle transazioni per cui tale Servizio venisse eventualmente utilizzato, né delle eventuali violazioni di legge perpetrate dall’Utente mediante l’utilizzo del Servizio.
Un po’ poco, visti i rischi connaturati agli acquisti online e considerato che addirittura alcune carte di credito oggi offrono garanzie sugli acquisti e una qualche copertura assicurativa sulle frodi.
Per il venditore, ecco le tariffe al confronto:
Sipal: Commissioni 2,8% (con un minimo di €0,30) per transazione per chi riceve il pagamento
PayPal: dal 1,8% al 2,7% + €0,35 per transazioni
Naturalmente mentre PayPal mostra i costi di negoziazione per tutte le valute accettate, SiPay invece nei materiale informativo disponibile sul sito non ne fa menzione, ma c’è da scommetterci che ci saranno.
C’è da chiedersi a chi converrà istallare una simile piattaforma quando gli acquirenti hanno ormai fondati motivi servirsi di PayPal e nessuna vantaggio a passare a Sipay.