Pagamenti digitali 2025: basta password, è rivoluzione biometrica

La biometria sostituisce pin e codici, i pagamenti A2A prendono il sopravvento e l’Ai rafforza sicurezza e usabilità

I pagamenti digitali segnano una svolta radicale e irreversibile. Il digitale non è più solo un’opzione: sta trasformando in profondità il modo in cui si paga. Oggi, operatori come Visa disegnano un futuro senza password, Pin o carte fisiche. È una rivoluzione che spinge verso la semplicità, la sicurezza e la trasparenza, grazie al progresso tecnologico.

Secondo le previsioni, è in crescita la portata dei sistemi A2A, che consentono pagamenti account-to-account, con transazioni dirette tra conti personali o aziendali senza l’intermediazione dell’ecosistema delle carte. Questo rende le operazioni più fluide e convenienti, accorciando tempi e procedure e offrendo ai consumatori un controllo più immediato e diretto delle proprie risorse finanziarie.

Altro pilastro dello scenario emergente è l’identità digitale: la biometria — volto e/o impronta digitale — riduce la necessità di impostare codici di accesso tradizionali come password o pin. Attraverso questo nuovo metodo di identificazione, viene garantito un salto di qualità in termini di usabilità e viene, inoltre, potenziato lo standard di sicurezza. L’autenticazione passa da ciò che si ricorda (una password) a ciò che si è, rendendo i sistemi di pagamento più protetti e a prova di frode.

Accanto a questo, l’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della sicurezza digitale. Algoritmi sofisticati personalizzano l’esperienza di acquisto e potenziano la rilevazione di comportamenti anomali, abbattendo rischi nei pagamenti fisici e in quelli online. 

La diffusione dei pagamenti in tempo reale (Rtp) è un’altra tendenza chiave per il 2025. In Europa, i sistemi Sepa e altre Reti istantanee consentono oggi operazioni rapidissime tra conti italiani ed europei. Collaborazioni pubblico-privato stanno lavorando per rafforzare sicurezza, interoperabilità e resilienza.

Il mondo finanziario supera il concetto tradizionale di canali di pagamento: cresce la “finance embedded”, ovvero l’integrazione dei servizi finanziari all’interno di app e piattaforme non bancarie. L’utente paga dove naviga, senza uscire dalla propria esperienza digitale, beneficiando di servizi contestuali, veloci e integrati.

Inoltre, la globalizzazione impone uno sguardo verso i pagamenti transfrontalieri sempre più efficienti. Reti interoperabili come Visa Direct facilitano i trasferimenti internazionali, eliminando ritardi e costi elevati, in favore di agilità e trasparenza.

Nel complesso, il quadro che emerge è quello di un ecosistema digitale nuovo: semplice, sicuro, senza interruzioni. Il pin e le password sono destinati a diventare vestigia di un passato recente, mentre l’identità biometrica e i pagamenti invisibili guadagnano terreno. Il consumatore diventa l’asse della rivoluzione, reclamando esperienze digitali fluide che integrino sicurezza e convenienza, e il settore risponde puntando sull’innovazione.

Redazione

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