Nella corsa al Black Friday 2025 circa il 90% degli italiani farà acquisti, con una spesa media prevista di circa 360 euro a testa. Digitale e fisico si intrecciano, così come tecnologia e promozione
Quando si parla di Black Friday in Italia si pensa a offerte lampo, file alle casse e carrelli traboccanti. Ma per il 2025, l’evento sembra assumere contorni più strategici e meno impulsivi: secondo i dati dell’analisi di Boston Consulting Group (Bcg) “Black Friday Survey 2025“, il 90% degli italiani parteciperà alla “settimana delle promozioni” per una spesa media prevista di circa 360 euro pro capite.
Non si tratta soltanto di sconti: la ricerca indica che il consumatore italiano è oggi più consapevole, pianifica gli acquisti e utilizza strumenti digitali per confrontare prezzi, esplorare opportunità e individuare il momento giusto. Secondo i dati, il 60% degli italiani ha già cominciato a fare acquisti a fine ottobre e a “studiare” le offerte, segno che il Black Friday è diventato in parte anche un momento di ricerca e riflessione.
Le categorie più gettonate? Elettronica e Abbigliamento mantengono il primato, ma cresce l’interesse verso beni legati al benessere e alle esperienze sociali. In parallelo, l’intelligenza artificiale emerge come alleata dello shopping: secondo lo studio, circa metà dei consumatori italiani ha già sperimentato o intende usare strumenti basati sull’Ai per valutare prodotti, scegliere offerte e migliorare l’efficacia degli acquisti.
L’omnicanalità fa la differenza: online e fisico non sono più mondi separati, ma fasi dello stesso viaggio di acquisto. Il consumatore inizia spesso online — ricerca prezzi, confronta caratteristiche — per completare, poi, l’acquisto in negozio, o viceversa. I retailer che sanno integrare le due dimensioni in modo strategico (click-and-collect, esperienza fluida, assistenza moderna), saranno in grado di intercettare e conquistare i consumatori, spingendoli alla conversione.
Nonostante la previsione di spesa relativamente alta, il report sul Black Friday realizzato da PwC Italia su un campione di 10mila consumatori tra Francia, Germania, Irlanda, Italia e Turchia, segnala che la spesa media potrebbe restare più modesta di quella indicata da Bgc, ovvero attorno ai 246 euro per consumatore, differenza dovuta probabilmente all’approccio di ricerca e al campione intervistato. Questo contrasto mostra che, se da un lato c’è fiducia nel mercato, dall’altro l’incertezza economica e l’attenzione ai costi rimangono fattori rilevanti.
Prezzi da Black friday, attenzione alla direttiva Omnibus
In questo panorama, Aicel, l’Associazione italiana commercio elettronico richiama l’attenzione dei merchant sull’applicazione corretta della direttiva Omnibus (UE 2019/2161), in vigore in Italia dal luglio 2023. La norma impone di indicare il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti una riduzione: un principio chiave per eliminare gli “sconti fittizi” e rafforzare la fiducia dei consumatori.“La trasparenza sui prezzi non è solo un obbligo di legge, ma un imperativo etico”, sottolinea Andrea Spedale, presidente di Aicel. “È un impegno che abbiamo fatto nostro nel Codice di condotta del commercio elettronico, depositato lo scorso anno al ministero delle Imprese e del Made in Italy, che invita tutti i professionisti del settore a rispettare principi e regole in linea con la compliance normativa nazionale e internazionale. Solo così il settore potrà crescere in modo solido ed equo.”
“Non si compete solo sul prezzo — continua Spedale — ma sulla qualità del servizio, l’efficienza logistica e la relazione con il cliente. In un calendario promozionale sempre più saturo, con Prime Day, saldi e festività, è necessario valorizzare ciò che rende ogni impresa unica e sostenibile.” Un invito rivolto in particolare alle PMI italiane, che affrontano la pressione dei grandi marketplace e necessitano di strumenti per tutelare la marginalità senza rinunciare alla trasparenza.
