Novità dall’UE per detergenti e tensioattivi e loro etichettatura

La proposta apre la strada a una nuova impostazione delle schede prodotto che prevede una versione digitale dell’etichetta.

Il Parlamento Europeo ha presentato il 14 febbraio 2024 una nuova proposta di regolamento relativa ai detergenti e ai tensioattivi che mira a introdurre nuovi obblighi, anche per quanto riguarda l’etichettatura di questa categoria di prodotti. Il documento interviene sulla precedente proposta dell’aprile 2023 con l’obiettivo di rafforzarla. 

Il contesto

I detergenti e i tensioattivi sono sostanze chimiche che contribuiscono a migliorare la salute e l’igiene grazie alle loro proprietà pulenti. In quanto tali, fanno parte della vita quotidiana di tutti i cittadini dell’Unione Europea. Inoltre, il settore è un pilastro fondamentale per l’attuazione del Green Deal europeo. La sua innovazione, con lo sviluppo di prodotti sicuri, puliti, sostenibili e circolari, garantisce posti di lavoro e fornisce ai consumatori prodotti di alta qualità. Il settore rappresenta il 4,2% del valore della produzione dell’industria chimica dell’UE. Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna rappresentano l’85% della produzione europea.

La situazione attuale e le esigenze

Tuttavia oggi, per sostenere questi sviluppi, vi è una necessità urgente di rafforzare l’innovazione e la concorrenza nell’ambito dei detergenti sostenibili. A questo scopo è stata presentata una proposta di revisione della Commissione europea che modifica il regolamento Ue 2019/1020 e abroga il regolamento CE n.648/2004. Quest’ultimo stabilisce norme per realizzare la libera circolazione dei detergenti e dei tensioattivi nel mercato interno, proteggendo nel contempo l’ambiente e la salute umana, e per l’uso sicuro dei detergenti. Ad esempio, per quanto riguarda l’etichettatura e le informazioni che i produttori devono tenere a disposizione delle autorità competenti e del personale medico degli Stati membri. Contiene inoltre disposizioni volte a limitarne l’impatto ambientale. Ma non tiene in considerazione l’evoluzione del mercato, come la diffusione delle ricariche, e contiene alcune sovrapposizioni nelle prescrizioni in materia di etichettatura con altre normative UE, come il regolamento CE n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.

La proposta di regolamento della Commissione Europea

Tra i requisiti che la normativa intende fissare, vi è la garanzia di sicurezza dei detergenti che utilizzano microrganismi e la possibilità per i produttori di utilizzare un’etichetta digitale, nella maggior parte dei casi complementare a quella fisica, per visualizzare le informazioni obbligatorie. Inoltre, per i prodotti in formato ricarica tutte le informazioni di etichettatura potranno essere fornite in formato digitale, con alcune eccezioni. La fornitura di etichette digitali potrebbe permettere anche una gestione più efficiente degli obblighi di etichettatura per gli operatori economici, facilitando l’aggiornamento delle informazioni, riducendo i costi di etichettatura e consentendo di informare in modo più mirato gli utilizzatori. Per i merchant significa creare un percorso digitale delle informazioni relative al prodotto che diventa così disponibile in maniera immediata, trasparente e soprattutto aggiornata. Tali benefici semplificano moltissimo gli adempimenti a carico dei venditori online nel momento in cui devono rispondere ai requisiti normativi nella vendita di tale categoria di prodotti. Non ultimo, l’etichettatura digitale potrebbe aumentare la leggibilità, la facilità d’uso e la comprensione delle etichette per i consumatori, comprese le categorie vulnerabili e ipovedenti.

La proposta sostituirà la dichiarazione UE di conformità con un “passaporto del prodotto” che combini i diversi elementi richiesti dai diversi atti legislativi dell’Unione, ad esempio quello contenuto nella proposta di regolamento sull’ecodesign dei prodotti. La duplicazione dell’obbligo di fornire una scheda tecnica degli ingredienti per i detergenti pericolosi sarà soppressa. Il traguardo che si vuole raggiungere è un’informazione più chiara per i consumatori, con etichette più comprensibili che indichino tutti gli ingredienti con maggior rigore e attenzione per le sostanze allergizzanti.

La posizione del Parlamento Europeo e i prossimi passi

La commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) ha approvato la sua relazione il 14 febbraio. Tra i diversi obiettivi e novità che spaziano alle restrizioni relative ai microrganismi a nuove limitazioni di carattere ambientale, la relazione stabilisce che per i detergenti venduti in un formato di ricarica, tutte le informazioni di etichettatura dovrebbero essere disponibili anche in un’etichetta apposta sull’imballaggio al momento della ricarica.

Il testo della nuova normativa deve ricevere il voto del Consiglio UE. Seguiranno poi i passaggi del trilogo, dell’approvazione in plenaria e infine l’adozione del regolamento.

Redazione

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