Nel 2024, le truffe online hanno colpito 2,8 milioni di italiani, con un danno economico totale di 500 milioni di euro. Un aumento del 9% rispetto all’anno precedente
Le truffe online sono in costante aumento, e il 2024 non fa eccezione. Secondo un’analisi commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, 2,8 milioni di italiani hanno subito nel corso dello scorso anno una truffa o un tentativo di frode legato agli acquisti online, con un danno economico complessivo che sfiora i 500 milioni di euro.
Questo dato è più del doppio rispetto alle statistiche ufficiali diffuse dalla Polizia postale, che è in grado di tracciare solo una parte di questi inganni. Rispetto al 2023, il numero di vittime è aumentato del 9%, dimostrando come il fenomeno stia diventando sempre più diffuso e pericoloso.
Le truffe online più diffuse e i canali usati
I truffatori sfruttano una varietà di strumenti per ingannare i consumatori e sottrarre loro denaro. Il canale più utilizzato per le truffe, secondo l’indagine, è quello costituito dai finti siti web. Questi siti sono creati per sembrare perfettamente legittimi e possono facilmente trarre in inganno anche gli utenti più esperti. Il 39,4% delle truffe online del 2024 ha coinvolto questi siti falsi, che si presentano come piattaforme di ecommerce affidabili, ma sono in realtà una trappola per rubare denaro e informazioni personali.
Il 30,3% delle truffe è perpetrata grazie alle email fasulle, che cercano di indurre il destinatario a cliccare su link pericolosi o a fornire dati sensibili. Ma le tecniche di truffa non si fermano qui: più di 1 frode su 4 (25,8%) ha avuto luogo tramite i social network, che sono diventati uno strumento privilegiato per raggiungere un vasto pubblico e colpire in maniera mirata, mentre il 15,9% ha coinvolto applicazioni di messaggistica istantanea, come WhatsApp.
Le vittime più colpite
Contrariamente a quanto si possa pensare, le vittime delle truffe online non sono principalmente gli anziani, ma i consumatori più giovani. In particolare, le fasce di età comprese tra i 25 e i 34 anni e tra i 45 e i 54 anni risultano essere le più colpite, con un’incidenza di truffe superiore all’8%. La media nazionale di vittime di truffa nel 2024 si attesta al 6,7%, ma le percentuali salgono nelle due categorie citate, indicando una vulnerabilità crescente tra i consumatori che navigano e acquistano frequentemente online. Inoltre, dal punto di vista geografico, il Nord-Ovest del Paese risulta essere l’area più colpita, con un tasso di frodi che arriva al 7,5%.
Perché le vittime di truffe online non denunciano?
Un aspetto preoccupante emerso dall’indagine riguarda il fatto che quasi il 50% delle vittime non denuncia mai le frodi subite. Le motivazioni alla base di questa decisione sono molteplici. La maggior parte degli intervistati, (il 38,5%), ha dichiarato di non aver ritenuto utile sporgere denuncia, convinta che non sarebbe riuscita a recuperare il denaro perso.
Circa il 24,6% ha scelto di non denunciare l’accaduto perché il danno economico era relativamente basso. Un altro 16,9% ha ammesso di non aver denunciato per vergogna, ritenendo di essere stato troppo ingenuo nel cadere nella trappola.
Infine, il 9,2% non ha voluto informare le autorità per evitare che i familiari venissero a conoscenza dell’incidente. Queste mancate denunce costituiscono un grave ostacolo nell’affrontare il fenomeno in modo adeguato, poiché limitano la capacità delle forze dell’ordine di individuare e perseguire i responsabili.
Truffe online e metodi di difesa
Se da un lato le truffe online sono sempre più sofisticate, dall’altro è fondamentale prendere delle precauzioni per ridurre i rischi. Facile.it ha stilato una lista di nove consigli utili per proteggersi dalle frodi online.
Lo shopping online richiede alcuni punti di attenzione.
Prima di tutto l’utente deve verificare l’affidabilità del sito e la reputazione del venditore, le recensioni e portali di terze parti sono elementi basilari.
Dalla ricerca emerge anche la pericolosità dei siti clone. I truffatori creano frequentemente siti che sembrano identici a quelli ufficiali, ma in realtà sono dei falsi. La URL e il design delle pagine web sono utili per scoprire discrepanze e prevenire potenziali inganni.
Il protocollo HTTPS è fondamentale: quando si naviga su un sito di ecommerce l’indirizzo web deve iniziare con “https” invece che con “http”. La “s” in più indica che il sito è protetto da una connessione sicura, un elemento che garantisce maggiore protezione durante la transazione.
Quando si conclude un acquisto, è importante rimanere all’interno della piattaforma. Non effettuare il pagamento direttamente al venditore, soprattutto se si tratta di un privato, offre una protezione maggiore in caso di problemi con l’ordine.
Anche se su un sito verificato, i tentativi di phishing possono essere presenti: i truffatori si camuffano da aziende o venditori legittimi per rubare informazioni sensibili attraverso link in email o sms non richiesti.
I prezzi troppo bassi sono un campanello d’allarme. Per le truffe spesso si utilizzano prezzi estremamente bassi al fine di attirare le vittime.
I metodi di pagamento devono poter essere tracciabili. Carte di credito o altri metodi di pagamento sicuri consentono di monitorare ogni transazione. Computer e smartphone devono essere dotati di software antivirus così da garantire una protezione completa da virus e spyware.