Chimera è una startup italiana che utilizza l’AI per aiutare i piccoli negozi a entrare nell’ecommerce senza perdere la propria identità. Un modello sostenibile che punta a rafforzare il commercio locale
L’Intelligenza Artificiale sta segnando un punto di svolta nel panorama dell’ecommerce italiano, imponendosi come strumento strategico anche per le piccole realtà commerciali. Un esempio significativo in questa rivoluzione arriva da Chimera, startup nata per offrire soluzioni digitali intelligenti e accessibili in collaborazione con Cefriel e con il supporto del Pnrr tramite InnovAction.
“Vogliamo aiutare i negozi fisici a trovare un posto nel mondo digitale senza perdere la loro identità unica”, spiega Gabriele Farina, founder di Chimera. Questo approccio punta a creare un’esperienza ibrida, dove l’online non sostituisce il negozio, ma ne amplia le possibilità, rafforzando la relazione con la clientela locale.
Chimera mette nelle mani dei commercianti una piattaforma semplice e intuitiva: si possono generare descrizioni di prodotto ottimizzate come se fossero scritte da un esperto di marketing, effettuare il ritocco fotografico automatico e lo scontorno delle immagini, personalizzare vetrine digitali accattivanti e attivare una dashboard con dati di vendita. In breve, si tratta di strumenti evoluti alla portata di chi non ha competenze tecnologiche avanzate, con l’obiettivo di rendere l’esperienza “quasi divertente”, come la definisce lo stesso Farina.
Dietro il progetto Chimera, oltre ai fondi del Pnrr, c’è una rete di partner: Cefriel ha curato la progettazione e l’implementazione tecnica, One‑Off Solution ha contribuito all’impostazione di un modello di business sostenibile, mentre InnovAction, network finanziato dall’Unione Europea, ha garantito la conformità agli standard di innovazione.
Il risultato è un modello win‑win: i piccoli negozi, spesso vulnerabili di fronte alla pressione delle grandi piattaforme internazionali, acquisiscono strumenti competitivi senza rinunciare alla loro identità locale; nel contempo, il tessuto sociale-residenziale ne guadagna, trovando nuova linfa commerciale. L’obiettivo non è solo “garantire visibilità online, ma anche riportare clienti nei punti vendita, combattendo la desertificazione delle attività locali”, spiega Gabriele Farina.
Il prototipo è già operativo. L’idea è quella di testare, raccogliere feedback e affinare continuamente l’offerta, per trasformare un esperimento in un modello esportabile e scalabile. Maurizio Colombo, co‑founder di One‑Off Solution lo descrive come “un modello di business sostenibile e inclusivo”, che non stravolge la tradizione, ma la valorizza con un’impronta moderna.
Rispetto alla possibile risposta delle aziende italiane, l’Osservatorio Innovazione Digital Retail del Politecnico di Milano ha messo in luce come sempre più piccoli esercizi investano in tecnologia per ottimizzare logistica, gestione delle scorte e customer experience. In questo contesto, un’iniziativa come Chimera consente di mettere a terra queste opportunità, digitalizzando in modo efficace e sostenibile, a costi contenuti.