AGCM: nuovi provvedimenti su Recesso e Garanzia qui

L' della Concorrenza e del Mercato ha adottato due provvedimenti cautelari nei confronti di due distinte società attive nella vendita online di prodotti di telefonia, elettronica e informatica, attraverso i rispettivi siti internet.

Dalle verifiche effettuate sui webshop in questione, sono state rilevate alcune omissioni degli obblighi informativi precontrattuali, gravanti sul professionista nel caso di contratti negoziati a distanza, idonee ad indurre i consumatori ad assumere decisioni commerciali che, altrimenti, non prenderebbero.

n particolare, l'Autorità ha evidenziato come criticità: la presenza di informazioni non veritiere in materia di garanzia legale di conformità; la mancata indicazione del Foro competente in caso di lite; l'assenza del link alla piattaforma di risoluzione extragiudiziale delle controversie (); la frapposizione di ostacoli all'esercizio di taluni diritti contrattuali da parte dei consumatori, quali, ad esempio, la sottoposizione ad accettazione nei casi di esercizio del diritto di recesso da parte dei consumatori, oppure ancora, sempre in ambito di recesso, il fatto che nelle informazioni concernenti l'esercizio del diritto di recesso non sia presente alcun modulo per l'esercizio del diritto di recesso, mentre per comunicare la volontà di avvalersene si prevede che i recedenti siano tenuti ad inviare una raccomandata A/R al professionista indicante la propria volontà.

Inoltre, dalle segnalazioni pervenute all'Autorità, e sulla base di alcune informazioni acquisite d'ufficio ai fini dell'applicazione del Codice del Consumo, le parti avrebbero posto in essere condotte che potrebbero comportare violazioni sia in termini di pratiche commerciali scorrette, sia con riferimento ai diritti dei consumatori nei contratti. Nello specifico, in un caso un consumatore avrebbe acquistato un telefono cellulare sul sito internet del professionista procedendo contestualmente al pagamento tramite carta di credito. Nonostante l'immediato prelievo della somma pattuita, il bene non sarebbe stato consegnato nonostante i reclami e le richieste rivolte al professionista; in un altro caso, un compratore avrebbe ordinato e pagato diversi prodotti e successivamente, trascorsi i termini previsti per la consegna, avrebbe chiesto il rimborso di quanto versato senza tuttavia ottenere alcun riscontro.

Secondo l'Autorità il comportamento dei due venditori è connotato da una particolare gravità e scorrettezza stante il fatto che gli stessi percepiscono immediatamente, già al momento in cui il consumatore effettua l'ordine, l'importo da pagare, ancor prima di effettuare la spedizione del prodotto e, di conseguenza, anche in quei casi in cui il prodotto non risulta in seguito disponibile o la cui reperibilità richiede un notevole lasso di tempo. In tali casi, pertanto, i professionisti si avvantaggerebbero e lucrerebbero sull'immediata disponibilità dell'importo pagato dal consumatore riversando su quest'ultimo il rischio della mancata disponibilità del bene.

Le due società, pertanto, dovranno provvedere entro 10 giorni dal ricevimento dei rispettivi provvedimenti a sospendere ogni attività diretta alla vendita di prodotti non disponibili e all'addebito anticipato di corrispettivi per beni che non risultino in giacenza nei magazzini o che non siano comunque pronti per la consegna, per non vedersi comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 5.000.000 di euro.

Come si legge nel comunicato stampa della stessa AGCM del 20 giugno, l'intervento si inquadra in una più ampia strategia, già da tempo perseguita dall'Autorità, volta ad assicurare il corretto ed equilibrato sviluppo delle vendite online anche attraverso l'organica repressione di fenomeni quali la mancata consegna della merce ordinata e regolarmente pagata dai consumatori, gli ostacoli al rimborso delle somme versate e all'esercizio del diritto di recesso, nonché la divulgazione di informazioni false in merito al reale stato degli ordini di acquisto e alle effettive tempistiche di consegna degli stessi.

Da sempre AICEL, nella sua attività di verifica degli e-Store dei propri associati ai fini del rilascio della certificazione SonoSicuro, pone la massima attenzione proprio a tutti gli aspetti di criticità evidenziati dall'AGCM. Un webshop rispettoso di tutte le norme mette al riparo da onerose sanzioni amministrative e valorizza l'attività del professionista anche nei confronti dei competitor sempre più numerosi sul mercato.

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