E-commerce: in Italia vince Amazon, in Europa è sfida tra fast fashion e second hand

I dati della mappa dei marketplace 2024 di Yocabè ha individuato Amazon come e-commerce principalmente in uso in Italia, mentre in Europa e nel mondo prevale la diffusione tra negozi online di fast fashion e second hand

Il panorama dell’e-commerce europeo sta attraversando una fase di trasformazione, con i marketplace locali in crescita e i giganti globali che registrano andamenti contrastanti. In Italia, però, Amazon mantiene il dominio, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa, dove la piattaforma segna un calo generalizzato. 

Secondo la Mappa dei marketplace 2024 di Yocabè, la piattaforma italiana nata nel 2015 per aiutare le aziende a raggiungere i milioni di utenti che acquistano regolarmente sui marketplace di tutto il mondo, l’Italia ha registrato un incremento del 6% rispetto al 2023, con un valore complessivo degli acquisti pari a 58,8 miliardi di euro e una quota di utenti tra i 16 e i 64 anni che acquista online ogni settimana pari al 47,1%.

Amazon continua a guidare il mercato italiano con quasi 188 milioni di visite mensili, in crescita del 18,24%. “Una delle motivazioni sta nel fatto che quasi tutti gli altri Paesi hanno un marketplace locale che ‘ruba’ quote di mercato ad Amazon, mentre l’Italia non ha questa peculiarità”, spiega Vito Perrone, CEO di Yocabè. 

In seconda posizione si trova eBay, sebbene in calo, mentre Temu guadagna terreno, portando Aliexpress alla quinta posizione. Zalando avanza al quarto posto con 12,5 milioni di visite, mentre Decathlon e Leroy Merlin registrano incrementi del 15% e del 21%.

I numeri degli e-commerce nel mondo

A livello globale, il fatturato dell’e-commerce B2C in Europa ha raggiunto gli 887 miliardi di euro, con una crescita disomogenea tra le diverse regioni: l’Europa occidentale è il mercato più consolidato, mentre quella meridionale e orientale registrano incrementi a doppia cifra. 

Gli Stati Uniti confermano la loro posizione di terzo mercato online al mondo, dopo Cina e India, con la categoria delle bevande in forte espansione (+29,8%). Nel Medio Oriente e Nord Africa, il settore digitale è in crescita, con gli Emirati Arabi Uniti che vantano la percentuale più alta di utenti settimanali tra i 16 e i 64 anni. 

L’Asia-Pacifico, pur essendo la regione con il maggior numero di utenti internet, è superata da Europa e Americhe in termini di penetrazione. In America Latina, invece, permane un ambiente digitale disomogeneo, con Brasile e Messico che rappresentano il 30% del mercato regionale.

Il Regno Unito evidenzia una netta contrazione delle vendite online, con Amazon che perde il 43,38% rispetto al 2023 ed eBay che registra un calo del 55,45%. “Questo fenomeno è probabilmente dovuto, almeno in parte, alla Brexit”, afferma Perrone, sottolineando le difficoltà logistiche e l’aumento dei costi di spedizione che hanno ridotto il numero di prodotti disponibili sui marketplace britannici. 

In Russia, Ozon diventa il primo marketplace, superando Wildberries, mentre Farfetch segna un incremento del 30,69% nelle visite mensili.

L’India si conferma un mercato emergente in rapida espansione, con Amazon che cresce del 42%. “Amazon ha segnato una forte crescita a livello di visite web mensili in India, evidenziando il potenziale di questo mercato emergente”, sottolinea ancora il CEO di Yocabè. Flipkart e Myntra seguono rispettivamente al secondo e terzo posto, mentre Indiamart si distingue nel segmento B2B con una media di 51 milioni di visite mensili. 

In America Latina, Mercado Libre mantiene la leadership, nonostante un calo del 31%, mentre Temu entra in classifica scalzando Americanas.

Differenziazione e nuove tecnologie per vincere la sfida nel mercato

Secondo Yocabè, il futuro dei marketplace sarà sempre più caratterizzato dalla differenziazione e dall’adozione di nuove tecnologie. “Tutti i marketplace hanno importanti sfide da affrontare: dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare efficienza e targeting, alla crescente tassazione e regolamentazione in Europa, dalle complessità delle piattaforme per i venditori terzi, al problema dei resi nel mondo della Moda”, spiegano. La specializzazione e l’ottimizzazione dell’esperienza utente saranno le chiavi per emergere in un settore in continua evoluzione. “Come nel mondo della finanza, anche nella vendita sui marketplace la parola d’ordine per retailer e brand sarà: differenziare” conclude Perrone.

Redazione

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