Meta ha patteggiato con un’attivista, accettando di non usare più i suoi dati personali per la pubblicità mirata su Facebook. Il caso, sostenuto anche dall’autorità britannica per la privacy, potrebbe aprire la strada a un nuovo diritto di opposizione. Intanto in Europa cresce la pressione legale su Meta per l’uso dei dati degli utenti, anche in ambito IA








