Il 16 luglio 1995 nasceva Amazon.com come libreria online. Oggi è una multinazionale da oltre 2.000 miliardi di dollari, con i ricavi principalmente nel cloud computing e investimenti sull’Ai
Il 16 luglio 1995 segna l’avvio ufficiale del sito Amazon.com, nato dall’intuizione di Jeff Bezos, che aveva registrato la società un anno prima con il nome di Cadabra.com, per poi ribattezzarla, nel corso del 1994, come Amazon, ispirandosi al fiume più grande del mondo, simbolo di vastità e potenzialità. L’obiettivo era semplice ma ambizioso: vendere libri su larga scala, offrendo una selezione impossibile da trovare nei negozi tradizionali.
Nei primi anni Amazon sembrava un progetto di nicchia, destinato a pochi utenti. Tuttavia, già nel 1996 entrò in primo piano sul Wall Street Journal, mentre nel 1997 l’azienda sbarcò in Borsa, operazione che, nel giro di pochi mesi, consacrò Bezos milionario. Nel 1998 furono lanciate le prime espansioni internazionali, come Amazon Uk, e l’azienda iniziò a vendere musica, dvd e altri prodotti. Nel giro di un anno il fondatore fu eletto Uomo dell’Anno dalla rivista Time, elevando Amazon a emblema della rivoluzione ecommerce.
Col tempo la piattaforma divenne molto più di una libreria online, grazie anche a una sorprendente diversificazione dell’offerta online. È nato il Marketplace nel 2001, permettendo a milioni di venditori terzi di offrire prodotti, e successivamente l’azienda ha esteso le sue attività a settori come elettronica, abbigliamento, alimentari, contenuti digitali e molto altro.
Un capitolo decisivo fu l’introduzione di Amazon Prime nel 2005, che rivoluzionò l’esperienza di acquisto grazie a consegne rapide e servizi digitali. Seguì il lancio del Kindle nel 2007, che trasformò l’editoria digitale, e si svilupparono prodotti come Alexa e gli smart speaker Echo, segnando l’ingresso ufficiale di Amazon nell’ecosistema della casa intelligente.
Amazon, la crescita grazie alla tecnologia
La crescita infrastrutturale e tecnologica è stata altrettanto notevole. Amazon ha costruito una rete logistica globalizzata, fatta di magazzini robotizzati, consegne ultra rapide e innovazioni come il trasporto ai clienti degli acquisti con droni. Sul fronte tecnologico, Aws – Amazon Web Services è diventato il leader mondiale del cloud computing, generando oggi una fetta importante dei ricavi complessivi, con guadagni annuali cresciuti del 17% fino a 29,3 miliardi di dollari. È proprio il cloud a sostenere la componente tecnologica principale dell’azienda, oggi.
Una svolta ulteriore è rappresentata dall’investimento in intelligenza artificiale: Amazon ha sviluppato sistemi come Rufus, assistente vocale Ai, e ha stretto partnership con realtà come Anthropic per potenziare il proprio impatto sul fronte dell’intelligenza artificiale enterprise e consumer. In questo modo, Amazon evolve da semplice retailer online a Everything Company, un ecosistema che abbraccia cloud, streaming, Ai, logistica e contenuti originali.
Ricavi e critiche
Oggi Amazon è valutata oltre 2.000 miliardi di dollari ed è uno dei siti web più visitati al mondo: nel giugno 2024 ha registrato oltre 3,25 miliardi di visitatori unici mensili, ovvero circa un terzo della popolazione mondiale. Il catalogo è impressionante: si stima che contenga circa 600 milioni di prodotti, di cui circa 12 milioni venduti direttamente da Amazon stessa. La forza lavoro globale supera 1,5 milioni di dipendenti, per la maggior parte negli Stati Uniti.
In Italia, il dominio Amazon.it fece il suo debutto il 23 novembre 2010, segnando una pietra miliare per l’ecommerce nazionale già in continua crescita. Da allora il gruppo ha continuato a espandere servizi e infrastrutture anche nel nostro Paese, ponendosi come l’ecommerce più usato.
Nonostante i successi, Amazon è spesso al centro di critiche su temi importanti: dalle condizioni di lavoro nei magazzini, alle accuse di competizione sleale, alla pressione esercitata sui venditori terzi, fino al suo impatto ambientale e alla concentrazione di potere tecnologico. Jeff Bezos ha lasciato la guida operativa nel 2021, passando le redini ad Andy Jassy, ma la filosofia della “customer obsession” continua a guidare l’evoluzione della società, sebbene non sempre senza conseguenze per altri stakeholder.
Chiudiamo con una curiosità: qual è stato il primo prodotto acquistato e spedito da Amazon? Il libro “Fluid Concepts & Creative Analogies” di Douglas Hofstadter. Un libro che ha aperto la strada a infinite possibilità di shopping online e molto altro, in questi primi 30 anni.
