Il Black Friday rappresenta il 48% delle aspettative di spesa dei consumatori per retailer, ecommerce e aziende, ma i dati dimostrano che gli acquisti partono già da fine ottobre. Per questo è fondamentale, secondo Lifedata, anticipare i bisogni con una strategia omincanale che includa anche canali di comunicazione diretti
Cos’è e com’è nato il Black Friday, fenomeno che determina ogni anno picchi di acquisti on e offline? Nel 1924 i grandi magazzini Macy’s, negli Stati Uniti, diedero inizio alla tradizione dello shopping natalizio fatto con anticipo, con inizio subito dopo il Giorno del Ringraziamento cioè il quarto giovedì di novembre. L’incredibile affluenza di persone e il conseguente caos nel traffico cittadino diedero origine all’appellativo “Venerdì Nero”.Oggi, quello che era in origine il solo venerdì, si è trasformato nel fermento commerciale di una intera settimana, che rappresenta il 48% delle aspettative di spesa dei consumatori per la stagione, secondo Lifedata. Retailer, ecommerce e aziende aspettano proprio questo periodo per riuscire, in alcuni casi, a fare il budget dell’anno. Fondamentale è farsi trovare preparati, anche perché, secondo le previsioni di WhatsApp e Lifedata, società specializzata in go-to-market omnichannel, gli acquisti vengono effettuati sempre più in anticipo.
Già a ottobre si inizia a fare acquisti per giungere, poi, a novembre al vero picco di vendite che dovrebbe lasciare posto, infine, a un dicembre scarico. L’accelerazione maggiore è prevista intorno alla seconda settimana di novembre. Lifedata stima, inoltre, che quest’anno la ricerca degli sconti sarà ancora più intensa, e che il 61% degli shopper spenderà più tempo online durante la “holiday season”, ovvero il periodo natalizio.
Marketing mix del Black Friday deve includere WhatsApp
Per sfruttare i media in modo efficace attraverso un marketing mix, Lifedata consiglia di includere il canale diretto WhatsApp per una strategia data-driven omnicanale di successo per il Black Friday.
Fare revenue omnichannel è difficile ma WhatsApp è un modo semplice ed efficace per raggiungere l’obiettivo di massimizzare le vendite, se si ha controllo sui touch point e i dati. Infatti, il canale di comunicazione diretto, sotto un piano business, deve costituire una nuova iniziativa integrata nei touch point organici e a pagamento già in uso dalle aziende.
Tra i punti di contatto in cui WhatsApp può essere usato efficacemente ci sono gli acquisti effettuati on e offline, per tracciare le abitudini dei clienti e il comportamento soprattutto se determina lo status di cliente dormiente (utenti che non interagiscono in alcun modo con le campagne di marketing) per campagne di riattivazione, ottimizzando i costi di traffico.
Rispetto ai vari piani offerti da Meta su WhatsApp per le aziende, Lifedata consiglia di valutare l’attivazione di WhatsApp Business Platform. Il sistema permette di sfruttare il maggiore traffico della holiday season, ovvero il periodo natalizio, per costruire una lista di contatti che, se gestita nel modo corretto, potrebbe diventare una vera e propria community ad alto tasso di engagement e conversione. Inoltre, a differenza di WhatsApp business app, i dati generati e utilizzati all’interno della piattaforma suggerita sono di proprietà dell’azienda utilizzatrice, consensati ai sensi del Gdpr e salvati per essere utilizzati per il raggiungimento di obiettivi di business.