Recensioni turistiche online: l’Ue introduce il Codice di Condotta

Bruxelles vara regole più severe per garantire autenticità e trasparenza nelle recensioni turistiche online. L’Italia, già pioniera nella lotta alle false valutazioni, vede riconosciuto il proprio modello come riferimento europeo

Il turismo europeo compie un passo importante verso la trasparenza digitale. Bruxelles ha approvato un nuovo Codice di Condotta che regolerà le recensioni online di hotel, ristoranti e strutture ricettive, con l’obiettivo di garantire che ciò che i viaggiatori leggono sul web corrisponda a esperienze reali e verificabili. Una decisione che arriva in un contesto in cui le opinioni digitali influenzano in modo decisivo le scelte dei consumatori ma che, troppo spesso, si rivelano manipolate o false.

Secondo il Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’82% delle prenotazioni alberghiere viene oggi determinato dalle recensioni trovate online, mentre il 70% dei clienti sceglie un ristorante affidandosi a valutazioni pubblicate in Rete. Numeri che fotografano il peso crescente della reputazione digitale nell’economia del turismo. Tuttavia, proprio questa centralità ha alimentato distorsioni, con la proliferazione di recensioni scritte da utenti che non hanno mai soggiornato in una struttura, commenti anonimi privi di fondamento e valutazioni manipolate a fini commerciali. È contro queste derive che la Commissione europea ha deciso di intervenire, proponendo regole comuni e stringenti.

Recensioni online, le nouve regole

Il nuovo Codice stabilisce innanzitutto che potranno lasciare una recensione solo coloro che abbiano effettivamente usufruito di un servizio. In altre parole, chi recensisce dovrà dimostrare di avere soggiornato in un albergo o di avere cenato in un ristorante, introducendo un meccanismo di verifica che riduca il rischio di falsificazioni. Accanto a questo principio di autenticità, viene rafforzato il criterio della trasparenza: gli utenti devono poter distinguere chiaramente recensioni reali e verificate da eventuali altri commenti non certificati, così da non essere ingannati da opinioni manipolate. Il Codice, inoltre, è frutto di un percorso condiviso con le piattaforme digitali e con le associazioni di categoria, che hanno partecipato attivamente alla sua stesura. L’obiettivo è rendere le nuove regole non solo severe, ma anche praticabili nella quotidianità del mercato turistico.

Il provvedimento ha raccolto consensi in tutta Europa. Il commissario europeo per i Trasporti Apostolos Tzitzikostas ha definito il Codice “una vittoria per i viaggiatori”, sottolineando come la sua applicazione contribuirà a innalzare gli standard qualitativi e la fiducia dei consumatori. In Italia, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha accolto la novità con soddisfazione, ricordando che il nostro Paese aveva già introdotto misure per contrastare le recensioni ingannevoli e che, dunque, “il modello italiano viene oggi riconosciuto a livello europeo”. A sostegno del provvedimento si è espresso anche Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti, che ha definito positivo l’intervento comunitario, evidenziando come l’efficacia del Codice dipenderà soprattutto dalla chiarezza delle regole sull’identificazione degli utenti.

Recensioni e privacy, sfida aperta

Se l’impianto normativo appare solido, restano tuttavia alcune sfide aperte. La prima riguarda la definizione di procedure di identificazione digitale che siano al tempo stesso affidabili e rispettose della privacy degli utenti. Un sistema di verifica troppo complesso rischierebbe di scoraggiare la partecipazione, mentre uno troppo invasivo solleverebbe dubbi sulla tutela dei dati personali. Altro punto delicato è quello dei controlli e delle sanzioni: il Codice, per avere reale efficacia, dovrà essere accompagnato da strumenti tecnologici in grado di individuare le recensioni false e da meccanismi sanzionatori chiari nei confronti di chi le diffonde.

C’è poi la questione dell’uniformità europea. L’applicazione delle nuove regole dovrà tenere conto delle differenze normative e culturali dei vari Stati membri, cercando un equilibrio tra standard comuni e peculiarità locali. Non meno importante sarà il fattore tempo: il successo dell’iniziativa dipenderà dalla rapidità con cui le grandi piattaforme internazionali come Booking e TripAdvisor, così come i portali più piccoli, sapranno adeguarsi, rendendo visibili ai consumatori le nuove garanzie di autenticità e trasparenza.

Il Codice di Condotta europeo rappresenta un passo decisivo verso una maggiore affidabilità del turismo digitale. Se applicato con rigore, può rafforzare la fiducia dei consumatori, proteggere le imprese corrette e contrastare le pratiche scorrette che danneggiano la concorrenza e ingannano i viaggiatori. Per l’Italia, già in prima linea nella lotta alle recensioni fasulle, si tratta di un riconoscimento importante e di un’occasione per consolidare ulteriormente il proprio ruolo di modello.

Redazione

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