La piattaforma cinese, fondata solo un anno fa, ha già conquistato una fetta del mercato. Non mancano però dubbi e perplessità sulla sua correttezza
Temu è il nuovo marketplace cinese fondato nel 2022 e di proprietà della PDD Holdings, una piattaforma di shopping che sta spopolando ben oltre i confini cinesi. Si caratterizza per i prezzi bassi dei prodotto: il suo motto è “Shop like a Billionaire“, claim molto efficace poiché è possibile fare acquisti scontati di articoli più diversi, dagli oggetti per la casa, all’abbigliamento, passando per la bigiotteria, l’elettronica e persino i pezzi di ricambio delle automobili.
Inizia la sua ascesa dagli Stati Uniti, dove diventa app numero 1 nella classifica dei download (data.ai) dal momento del suo lancio nell’agosto 2022, poi da aprile 2023 arriva con successo anche nel Regno Unito e in Europa: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna.
I perché di una rapida crescita
La diffusione rapida di Temu si può attribuire a un’efficace pubblicità e alle numerose sponsorizzazioni utilizzate, puntando soprattutto su TikTok dove l’hashtag #temu ha più di centinaia di milioni di visualizzazioni. Inoltre viene data la possibilità di ricevere sconti ai consumatori che condividono l’app e invitano amici a iscriversi.
Analizziamo nel dettaglio i punti di forza:
- prodotti a basso costo: il motto della piattaforma spinge i consumatori ad acquistare beni a prezzi vantaggiosi. Sono soprattutto giovani che non possono permettersi grandi spese ma che comunque desiderano comprare gli oggetti più diversi, inoltre gli acquisti sono alimentati dalle continue offerte e promozioni sponsorizzate o presentate in app;
- costi di spedizione e resi: quasi sempre gratuiti con la possibilità di effettuare resi semplici e rapidi;
- tempi di consegna: l’attesa media si aggira intorno ai 7-10 giorni, molto simili ai concorrenti diretti come Shein;
- in relazione ai rapporti tra marketplace e commercianti non è previsto il dropshipping, pratica in base alla quale il commerciante acquista dal fornitore solo dopo che il consumatore ha effettuato l’ordine; questo allunga di molto i tempi di consegna ed è stata una delle cause della chiusura della piattaforma Wish.
Dubbi sull’affidabilità e limiti della piattaforma
Anche se sta riscuotendo molto gradimento, non manca qualche dubbio sui prodotti venduti da Temu, in particolare rispetto alla qualità e alla corretta applicazione delle norme vigenti in Ue.
Una recente ricerca di Altroconsumo ha sollevato delle perplessità, dopo un’analisi effettuata su 28 prodotti scelti a campione tra le categorie che più spesso evidenziano il mancato rispetto delle leggi: giocattoli per bambini, cosmetici e caschi per moto.
Per quanto riguarda i giochi, si riscontra in alcuni casi una non conformità causata dall’assenza del marchio CE; in altri, se presente, il prodotto risulta contraffatto. Emerge inoltre la mancanza di istruzioni di utilizzo in italiano. Per quanto concerne i caschi, sono presenti errori nell’etichettatura che certifica l’obbligo di omologazione, mentre nella maggior parte dei prodotti cosmetici analizzati (9 su 13) non sono indicati gli ingredienti o lo sono solo in parte. Oltre a non rispettare la normativa che garantisce il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza ECE R22 e EN1078 per i caschi, l’assenza di indicazione nei cosmetici comporta dei rischi importanti sia perché i componenti utilizzati potrebbero essere vietati in Europa, sia per la pericolosità di alcuni ingredienti per i soggetti allergici.
Per quanto concerne i resi, Temu dà la possibilità di effettuarli gratuitamente, obbligando l’utente a spiegarne la motivazione ma la normativa Ue non prevede questo obbligo. Sulla piattaforma non è prevista inoltre una distinzione tra recesso e reso: il recesso è un diritto riconosciuto nei contratti conclusi a distanza in caso il consumatore dovesse cambiare idea sul suo acquisto; il diritto di reso può essere esercitato invece nel caso in cui il bene acquistato presenti irregolarità o sia danneggiato e in questo caso devono essere osservate le norme sulla garanzia legale di conformità (due anni di durata dalla consegna).
In relazione alle tempistiche per il rimborso, Altroconsumo evidenzia nella sua indagine che le tempistiche dei 15 giorni dalla comunicazione di recesso non sono rispettate, anzi in alcuni casi il rimborso è avvenuto dopo 29 giorni.
La rivale Shein e il fast fashion
Tra le più note e diffuse piattaforme del fast fashion, Shein, era leader di mercato prima dell’arrivo di Temu. Secondo la società di dati YipitData nel trimestre settembre-gennaio 2022, la società che ha sede in Cina e a Singapore è passata da un valore lordo di 3 milioni a 192 milioni di dollari, quando Temu era ancora presente solamente negli Stati Uniti. Oltre a contendersi fette di e-commerce, tra i due colossi c’è anche una battaglia legale: Shein accusa Temu per l’aggressiva campagna di marketing attuata, per cui molti influencer sarebbero stati pagati per fare dichiarazioni false e ingannevoli così da convincere i follower a scaricare e utilizzare l’app. Mentre Shein spera di ottenere da questo contenzioso un risarcimento danni per le vendite perse e l’interruzione della pratica di marketing, Temu respinge le accuse e, come ha affermato un suo portavoce, “difende vigorosamente i propri diritti”.
Sia Shein sia Temu, così come tutte le altre piattaforme di ultra fast fashion, hanno degli aspetti in comune in relazione a pratiche non etiche come lo sfruttamento della manodopera, che lavora in condizioni al limite del legale, o la scarsa attenzione per i danni causati all’ambiente e alla salute dell’uomo con la produzione intensiva dei prodotti venduti.
Nonostante questo, i consumatori continuano ad acquistare e far crescere queste realtà attratti dal vantaggio di prezzo e dalle campagne di marketing.
Qualsiasi scelta di acquisto deve essere ponderata, non solo in relazione ai propri interessi ma anche rispetto alle conseguenze sul benessere sociale e ambientale.