In Italia 5 su 6 siti che vendono biglietti online per spettacoli, eventi culturali o sportivi non sono in regola.
Questi i dati rilevati dalla periodica indagine condotta dalla Comunità Europea.
In Europa la situazione non è molto migliore: solo 167 dei 414 negozi esaminati (40%) è risultato conforme alle disposizioni comunitarie in termini di sicurezza e informazione per i consumatori. (Direttiva di riferimento 2000/31/EC recepita in Italia con D. Lgs. 9 aprile 2003 n. 70.)
I principali aspetti problematici riscontrati riguardano le informazioni obbligatorie previste a tutela dei consumatori.
Il 74% dei negozi ha informazioni incomplete o fuorvianti sul prezzo (tasse diritti amministrativi occulti), il 73% riporta condizioni e termini scorretti (ad esempio, mancata garanzia di consegna in tempo del biglietto o esclusione del rimborso in caso di annullamento) e il 48% fornisce informazioni incomplete o fuorvianti sul venditore (ad esempio, il venditore sostiene falsamente di essere un rappresentante autorizzato).
La situazione Italiana rimane comunque ‘sconfortante’. Il campione esaminato – in realtà sono ispezioni guidate dalla UE ed effettuate dalle autorità nazionali – è fra i più piccoli della comunità Europe, maggiore solo rispetto ai paesi come Estonia, Lituania e Slovenia, e di sole 6 unità contro le 73 in UK e 59 in Belgio.
In 5 siti sono state trovate irregolarità giudicate gravi con richiesta di prendere provvedimenti correttivi.
Ma non tutto l’ecommerce è irregolare.
Acquistare in Internet prodotti elettronici di largo consumo, come macchine fotografiche digitali e apparecchi di ascolto, è ora divenuto più sicuro rispetto al 2009.
In generale, dei 369 siti web in origine controllati, 310 (84%) soddisfano ora le norme europee di tutela dei consumatori, contro i soli 163 siti (44%) del maggio 2009.
Rispetto agli elementi problematici inizialmente individuati ci sono dei dei notevoli miglioramenti.
Le aziende che danno informazioni chiare e precise secondo le norme (ad esempio, sul diritto di recesso senza addurre motivi e sul periodo legale di garanzia) passano dallo scarno 64% del 2009 all’86% di quest’anno, quelle che forniscono informazioni puntuali sui prezzo finale (prezzo del bene, spese di spedizione ed evidenziazione di tutti i costi aggiuntivi compresi) passano dal 75% al 94% e il 95% fornisce ora le dovute informazioni sul venditore (nel 2009 erano l’82%).
io acquisto i biglietti sul sito di lottomatica si chiama listicket, piu sicuro di cosi non si può! tra l’altro hanno anche dei bei sconti sulla spesa di prevendita e questo è ottimo!