E-commerce ed e-book: un sodalizio vincente qui

e-book
Una strategia commerciale in chiave anti-iPad che però ha avuto importanti ripercussioni su tutto il mercato, al punto che si parla di sorpasso del libro in formato cartaceo da parte di quello in formato elettronico.

Non è detto che questo debba per forza segnare la fine delle case editrici tradizionali, ma di sicuro esse dovranno adattarsi ai cambiamenti del mercato. E anche i prezzi dovranno adeguarsi, naturalmente al ribasso. In caso contrario potrebbe ripetersi anche in altri Paesi quanto avvenuto negli States, dove alcuni agenti letterari stanno prendendo contatti direttamente con Amazon, saltando a piedi pari le case editrici.
Cosa accade, da questo punto di vista, nel mercato italiano?
Il primo semestre del 2010 ha evidenziato un trend positivo sia per il commercio elettronico che per il mercato degli e-book e degli e-book reader. D’altronde, sempre più persone hanno fiducia nell’online e solitamente chi acquista sul web torna a farlo. Magari proprio per acquistare un e-book reader, che ci permette di portare in vacanza un’intera biblioteca!

DorisZaccaria

Cresciuta assieme alla Rete, entra nel mondo dell’e-commerce nel 2009. Da allora si occupa di SEO e social media marketing presso Pangora, seguendo anche lo sviluppo dello shopping blog Decido. Scrive di green economy e sviluppo sostenibile su GreenMe e GreenBiz e, nei rari momenti liberi di dedica al suo blog personale Small Pocket Revolution.

2 Commenti
  1. Il problema per il mercato italiano del libro elettronico, è che Amazon non vende libri in lingua italiana. In inglese, francese, tedesco, giapponese perfino in cinese, ma non in italiano. Non è un ostacolo da poco. Sarà un caso? Tutta la filiera della stampa e della distribuzione dei libri ha sempre protetto se stessa, come i giornali hanno tentato di proteggere se stessi da Google news, come le banche hanno tentato inutilmente di arginare l’Home Banking. Pensiamo per un attimo al business dei libri scolastici, che cambiano qualche pagina ogni anno per ostacolare il mercato dell’usato. La storia si ripete e ricorda il vecchio Pony Express che batteva il suo cavallo migliore per cercare di dimostrare che poteva arrivare prima del telegrafo. Chi per primo si renderà conto che il cambiamento va cavalcato e non ostacolato, si troverà presto in una posizione di predominio dei nuovi mercati.

  2. E’ vero, gli ostacoli ci sono. Il nostro Paese rispetto ad altri fatica a cogliere le potenzialità dell’innovazione e del cambiamento. Ma non sottovalutiamo i segnali positivi: IBS, per esempio, ha appena lanciato la sua sezione e-book e presto venderà anche i reader. Magari è presto per cantare vittoria, ma credo fermamente che anche in Italia esistano realtà capaci di guardare al futuro con lungimiranza e creatività.

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