Temu Sotto Indagine UE: i Sussidi Illegali Riscrivono le Regole della Concorrenza

L’Unione Europea ha alzato il livello dello scontro commerciale con i giganti dell’e-commerce extra-UE. La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale e, in un’azione a sorpresa, ha eseguito ispezioni nella sede operativa europea di Temu a Dublino.

L’azione non è una semplice verifica amministrativa, ma un’indagine ai sensi del Foreign Subsidies Regulation (FSR). Al centro della contestazione vi è il sospetto fondato che il marketplace stia operando nel mercato unico europeo grazie a sussidi statali illegali forniti dal Governo di Pechino. Tali sussidi consentirebbero a Temu di mantenere un livello di prezzo predatorio, creando un vantaggio competitivo non etico nei confronti dei produttori e rivenditori europei.

Il Contesto: Quando il Prezzo Basso è Sleale

La Foreign Subsidies Regulation permette all’UE di indagare e contrastare le distorsioni del mercato causate da aiuti di Stato concessi da Paesi extra-UE. Se il dumping commerciale è il risultato di una maggiore efficienza logistica, è considerato lecito; se invece deriva da un massiccio aiuto finanziario statale che copre artificialmente le perdite, configura una violazione delle regole di concorrenza.

La notizia, confermata da un portavoce della Commissione, segna il momento in cui l’UE passa dalla fase di dibattito politico a quella di intervento normativo coercitivo. L’obiettivo è ripristinare la parità di condizioni.

Le Conseguenze per i Merchant Europei

L’esito di questa indagine avrà un impatto diretto sulla marginalità e sulle strategie di prezzo dei merchant che operano nell’UE:

  1. Rischio di Dazi Compensativi: Se la Commissione dovesse accertare la presenza di sussidi, potrebbe imporre dazi compensativi anti-dumping sui prodotti venduti tramite Temu. Tale imposta renderebbe i prezzi finali molto meno competitivi, riducendo l’attrattività dei prodotti importati a costo minimo.
  2. Aumento della Compliance: Le ispezioni rafforzano il messaggio che l’Europa non accetterà più il mancato rispetto delle normative interne (sicurezza, IVA, origine). I marketplace saranno costretti ad aumentare i costi di compliance e di controllo della filiera.
  3. Ritorno alla Qualità: L’eliminazione del vantaggio competitivo basato sul solo prezzo ultra-basso potrebbe spostare il focus degli acquirenti europei verso la qualità e l’affidabilità offerte dagli e-commerce locali.

L’Allineamento Normativo

L’indagine FSR si inserisce perfettamente nel quadro normativo più ampio che l’UE sta costruendo per regolare il settore digitale, come l’abolizione della franchigia dazi sui pacchi sotto i 150 euro. L’Unione sta utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per costringere i player globali a rispettare le stesse “regole del gioco” che si applicano alle aziende europee.

Redazione Linea e-Commerce

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